Il Museo di Capodimonte deve la sua nascita all’amore che il sovrano Carlo III di Borbone aveva per l’arte. Tutto nacque a partire dal 1735, quando il sovrano ebbe l’esigenza di dover collocare l’inestimabile patrimonio artistico che aveva ereditato dalla madre Elisabetta Farnese. La realizzazione del palazzo venne affidato all’architetto Medrano che sin dal principio volle dare al palazzo una doppia veste, quella di residenza della corte, con annessa riserva di caccia, e sede museale.
Le prime sale della Collezione Farnese vennero aperte nel 1756, divenendo tappa obbligata per studiosi ed artisti che volevano ammirare gli oggetti rari e preziosi che componevano la collezione. Proprio Capodimonte contribuì, con i suoi tesori, a diventare tappa obbligata del Grand Tour d’Italie.
Il Museo di Capodimonte, inaugurato nel 1957 a Napoli, espone preziosi capolavori dell’arte italiana ed è incentrato in particolare sui maggiori esponenti della pittura a Napoli dal Quattrocento all’Ottocento. Riaperto nel 1995 dopo importanti lavori di adeguamento, ripropone l’originale allestimento della collezione farnesiana dell’appartamento reale di Carlo I di Borbone, ed è sede di importanti esposizioni.
Ancora oggi il Museo di Capodimonte è considerata una tappa fondamentali per gli amanti della storia dell’arte.