Piazza Dante

Piazza Dante

La Storia di Piazza Dante

 

Piazza Dante non è mai stata una semplice piazza, ma qualcosa di più. Punto di ritrovo, luogo di incontro, snodo e collegamento tra la città antica e quella moderna, grazie anche alla fermata della metro linea 1 aperta nel 2002. Proprio perché ha queste caratteristiche di ombelico di Napoli, abbiamo lo abbiamo deciso come punto di incontro per la partenza del nostro itinerario Napoli Antica.

 

Adibita fin dal 1500 a luogo del commercio di legumi e granaglie, era chiamato Largo del Mercatello, proprio perché qui si svolgeva uno dei mercati della città di Napoli. Non era molto bella a vedersi, fangosa ed impraticabile, piena di fosse per il grano e cisterne dell’olio. Non a caso le vie antistanti la piazza prendono il nome da queste riserve, come per esempio Via Cisterna dell’olio.

 

La piazza iniziò ad aumentare di importanza, quando nel 1625 ci fu l’apertura ufficiale di Port’Alba. Piazza Dante, prima del Cimitero delle Fontanelle nel Rione Sanità, venne utilizzata come lazzaretto e poi fossa comune durante la peste del 1656. Venne anche ritratta in un opera di Micco Spadaro, “La peste al largo del Mercatello” oggi custodita nella Certosa di San Martino.

 

Nel 1700 i napoletani vollero intitolare questo slargo, Foro Carolino in onore di Carlo III di Borbone, con altrettanto edificio celebrativo commissionato a Luigi Vanvitelli, l’edificio, con la sua conformazione ad emiciclo, ha in alto 26 statue che rappresentano le virtù di Carlo III. Piccola curiosità quattro di queste statue sono opera di Giuseppe Sanmartino, conosciuto ai più come l’autore del Cristo velato di Cappella Sansevero. L’edificio fu ceduto ai Gesuiti che lo fecero diventare collegio dei nobili e nel 1861 divenne il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele.

 

Se vuoi sapere realmente che ore sono, proprio qui in piazza devi venire!

 

Si perché ancora oggi il Convitto conserva un oggetto particolare… sulla torre sovrastante l’ingresso ci sono due orologi, il più grande è il tradizionale orologio che segna l’orario convenzionale, mentre sotto, c’è un piccolo orologio, unico in Europa, che invece segna l’equazione del tempo, ossia indica quella differenza tra il mezzogiorno convenzionale e il mezzogiorno reale.

La piazza cambiò nome, diventando Piazza Dante nel 1861, dieci anni dopo venne posta al centro della piazza la statua del Sommo Poeta.

 

Quindi, non resta che contattarci… vi aspettiamo!

 

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